In commissione Sanità destra divisa sul fabbisogno dei posti letto
Mentre veniva pubblicato il report della Cgil di Roma e Lazio che riportava il fallimento della Regione Lazio nella gestione delle liste d’attesa (nel 2022 il 79% delle prestazioni con priorità B venivano effettuate nei tempi mentre nel 2023 si è scesi ad una media del 62,5%), la destra stoppava la delibera sulla definizione del fabbisogno dei posti letto negli ospedali del Lazio per il periodo 2024-2025 che era stata approvata dalla Giunta il 30 maggio rimandandola alla commissione competente per le osservazioni. Ma più che osservazioni in commissione si è svolto un “teatro dell’assurdo” della maggioranza contro la stessa maggioranza (ci spiega perchè Emanuela Droghei). Dopo il rinvio a giovedì 27 giugno e la successiva sconvocazione a mezz’ora dall’inizio (leggi il comunicato di Salvatore La Penna e Massimiliano Valeriani) nella seduta di commissione del 2 luglio, sono state finalmente esaminate le osservazioni presentate con la conseguente approvazione della delibera e l’astensione dell’opposizione. Il documento ora torna in Giunta per la definitiva approvazione del Piano, che ha l’ambizione di far arrivare a quota 28.574 i posti letto negli ospedali laziali garantendo una percentuale di 5 posti letto ogni mille abitanti sul territorio della Regione. Ma nella delibera approvata martedì si parla esclusivamente di individuare il fabbisogno di posti letto da autorizzare che andranno ad aggiungersi a quelli previsti dal servizio sanitario. A questo punto viene da chiedersi se la Regione ha la contezza di quanti posti verranno realmente occupati (leggi Rodolfo Lena).