VIOLENZA DI GENERE. GRUPPO PD: LA CULTURA DEL RISPETTO SEMPRE AL CENTRO DEL NOSTRO LAVORO

Si è svolto oggi, presso la Casa Internazionale delle Donne a Roma, l’evento promosso dal Gruppo del PD Regione Lazio, organizzato dalle consigliere del Gruppo, che ha visto la partecipazione di associazioni e rappresentanti delle istituzioni, attivi nel contrasto alla violenza di genere insieme a figure di rilievo nel campo delle politiche di genere, per celebrare i dieci anni dall’approvazione della legge regionale n. 4 del 19 marzo 2014 “Riordino delle disposizioni per contrastare la violenza contro le donne in quanto basata sul genere e per la promozione di una cultura del rispetto dei diritti umani fondamentali e delle differenze tra uomo e donna”. 

A introdurre, la Presidente della Casa Internazionale delle Donne, Maura Cossutta: "La strada è ancora troppo lunga. Queste destre sono pericolose soprattutto per le donne. C'è un attacco crudele sulla 194 e i consultori vengono smantellati. È in atto il cosiddetto pink washing, ovvero una strategia di svalutazione di tutte le politiche di genere".

”È bello oggi ritrovarci qui insieme a tante protagoniste di quello straordinario percorso di partecipazione che dieci anni fa portò alla scrittura della Legge 4, da molti considerata le migliore legge regionale per il contrasto e la prevenzione della violenza di genere. La legge 4 inaugurò una stagione importante, nonostante la dura opposizione della destra in aula e fuori. Oggi viviamo una nuova stagione, con la destra al governo della Regione che boccia le nostre proposte sull'educazione all'affettività perché rendono protagonisti i centri antiviolenza. Per questo dobbiamo rilanciare questa azione e questo impegno, far muro tutte insieme, consapevoli che dieci anni sono lunghi ma possono esser cancellati in un soffio" ha dichiarato la consigliera Pd e Presidente della commissione Trasparenza e Pubblicità, Marta Bonafoni. 

Ad intervenire anche Eleonora Mattia, consigliera Pd e Presidente del Co.Re.Co.Co.: “Grazie a tutte le associazioni che quotidianamente si occupano di violenza di genere e non solo. Esiste una rete dei centri antiviolenza, è diffusa sul territorio ed è importante che i centri antiviolenza restino indipendenti. Perché sono spazi indipendenti dove si elabora politica, dove si creano anticorpi. Un dentro e fuori dove dobbiamo essere tutte unite nella trasformazione culturale delle nostre comunità". 

“Ricordo il giorno in cui i consiglieri regionali, nel 2014, vennero in Municipio a presentare questa legge. Al tempo ero assessora in X Municipio. Quel giorno mi sono detta ‘finalmente abbiamo uno strumento’. Questa destra regionale, invece, ci sta facendo tornare indietro, innanzitutto culturalmente” ha aggiunto la consigliera Pd, Emanuela Droghei. 

“La legge regionale n. 4 del 19 marzo 2014 ha gettato le fondamenta per un percorso virtuoso che abbiamo portato avanti negli ultimi 10 anni. - ha aggiunto la consigliera Pd, Michela Califano - oggi tutto questo è messo in pericolo da una destra retrograda e machista che sta provando a smantellare quei capisaldi che ci hanno permesso di fare del Lazio un’apripista in tema di diritti e cultura. Abbiamo l’obbligo di contrastare una deriva che vuole farci tornare indietro di decenni e cancellare un lavoro straordinario fatto insieme ad associazioni, comitati, cittadine e cittadini" ha concluso. 

“Gli anni trascorsi in Regione con l'amministrazione Zingaretti sono stati all'insegna dell'impegno, del cambiamento, dell'assoluto contrasto alla violenza di genere e, non ultimo, del sostegno alle vittime di violenza. Sono state fatte scelte importanti, a partire dalla legge 4 del 19 marzo 2014 - ha dichiarato la consigliera Pd e Presidente della commissione speciale Piani di zona per l’edilizia economica e popolare, Sara Battisti - questo lavoro non solo va tutelato, ma va rafforzato al fianco di chi ogni giorno combatte sul territorio, nelle scuole, sui luoghi di lavoro perché è mobilitandoci tutti insieme che possiamo raggiungere risultati.” ha aggiunto.

“Le storie sulla violenza sono narrazioni forti. Ma grazie ad un rapporto felice di scontro e incontro con le associazioni siamo riusciti a creare una vera rete e una vera politica in una Regione che grazie ad una legge già approvata nel 1993 e alle consigliere che hanno fatto la storia di questa Regione, ha anticipato la normativa nazionale, ad esempio sugli orfani di femminicidio. Siamo riusciti ad applicare le politiche di genere sui territori e ancora oggi dobbiamo continuare questo percorso. Il potere legislativo è stato esercitato al meglio grazie alla buona politica della Sinistra. Ancora oggi questa è una norma avanti e dobbiamo esigere che venga applicata”. Così la senatrice e Vicepresidente della commissione Femminicidio, Cecilia D’Elia.

All’evento che ha sancito, ancora una volta “l'impegno del Gruppo Pd in Regione Lazio contro la violenza di genere e per una cultura del rispetto” e che ha ricordato l’importanza della legge regionale n. 4 del 2014 quale “spartiacque importante per una battaglia fondamentale e di tutti” hanno preso parte numerose associazioni e realtà impegnate nel contrasto e nella prevenzione della violenza di genere: Ponte donna, Differenza Donna, Donna Lilith, Cooperativa Be Free, Telefono Rosa, Giuridicamente libera, Casa delle donne Lucha y Siesta, Fondazione Pangea, Donna e Politiche Familiari. Sono intervenuti anche il Procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli, Francesco Menditto; l’esperta di politiche di genere, Barbara Leda Kenny e il filosofo e formatore Lorenzo Gasparrini.

 

Roma, 11 marzo 2024