No all'aumento delle risorse per il Tpl: uno schiaffo della destra a Roma e al diritto alla mobilità
Il no della Camera alla mozione per l’aumento del fondo per il Tpl è uno schiaffo della destra anche contro Roma Capitale.
Il 4 aprile scorso la maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale del Lazio approvava una nostra mozione che prevedeva di impegnare il Presidente Rocca e l’assessore Ghera ad attivarsi per far aumentare le risorse del Fondo Nazionale trasporti destinate a Roma Capitale. Un intervento necessario a garantire l’erogazione del servizio da parte di Atac a fronte dei rincari dei costi di energia, materiali e carburante e a scongiurare rincari tariffari.
Ieri alla Camera la stessa maggioranza di centrodestra al governo nazionale bocciava una mozione a prima firma Andrea Casu per aumentare i fondi destinati al Trasporto Pubblico Locale, sostenere direttamente Roma Capitale e le altre città metropolitane e quindi il diritto alla mobilità di milioni di persone in tutta Italia, la riduzione delle disuguaglianze tra centro e periferie, tra Nord e Sud, la lotta all’inquinamento atmosferico.
Da una parte gli stessi esponenti della maggioranza tuonano contro un servizio di trasporto pubblico non efficiente soprattutto nella Capitale, dall’altra negano alle città metropolitane, e in particolare a Roma, fondi aggiuntivi assolutamente necessari. Questa è la cifra di una destra bifronte, menefreghista, che scambia i diritti per privilegi e sulla mobilità come sulla sanità cinicamente spacca il Paese tra cittadini di serie a e cittadini di serie b. Una visione aberrante alla quale si ispira la famigerata autonomia differenziata e sulla quale si regge l’accordo d’interesse che tiene in piedi la maggioranza contro gli interessi e i diritti delle persone, dei cittadini, degli utenti dei servizi fondamentali.
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