No al lavoro precario e sottopagato, ai tagli sulla salute, al controllo sulla cultura

Questa settimana abbiamo depositato in Commissione Bilancio i nostri emendamenti sul cosiddetto “collegato”, un provvedimento omnibus con cui la Giunta Rocca interviene su una serie di leggi e politiche regionali recependo in parte anche alcune specifiche richieste del Governo Meloni.
In particolare ci siamo opposti ai tagli su programmi di prevenzione in ambito sanitario chiedendo il ripristino dei fondi e agli interventi mirati a colpire i lavoratori precari e sottopagati sia della sanità privata che delle società legate agli enti territoriali. 
Stiamo inoltre tentando di ostacolare il tentativo, anche in questo caso parallelo a quello nazionale, di vincolare il sostegno della Regione al mondo della cultura, del cinema e dello spettacolo dal vivo agli interessi di parte, di natura politica, che la Regione esprime. 
Un’inaccettabile ricatto da Minculpop che il mondo della cultura non può essere costretto a subire. La produzione artistica, teatrale, cinematografica è libera e tale deve rimanere. Per questo siamo pronti alle barricate pur di scongiurare l’intento della destra di legare l’erogazione dei fondi “a determinate esigenze o obbiettivi strategici” della Giunta.
Infine, abbiamo chiesto un passo indietro rispetto al tentativo di lottizzazione immobiliare travestito da aiuto all’agricoltura. Invece di sostenere il settore primario della Regione Lazio con iniziative e soluzioni concrete alle tante problematiche che ci sono - dalla peste suina alla diffusione delle specie invasive non autoctone (tipo la cimice e la vespa asiatica, il granchio blu), alla moria dei kiwi - si preferisce smembrare le aziende agricole per ricavarne immobili residenziali.
Tra i nostri emendamenti anche una serie di proposte che dall’inizio della legislatura tentiamo di far calendarizzare e discutere nelle sedi preposte senza, tuttavia, trovare alcuna disponibilità in una maggioranza divisa su tutto e unita solo nell’alzare muri contro le iniziative proposte a sostegno dei cittadini.
Abbiamo chiesto quindi che la Regione privilegi, negli appalti e negli accordi, le aziende che garantiscano un salario minimo non inferiore ai nove euro l’ora; di aiutare quanti hanno difficoltà a pagare l’affitto della propria abitazione aumentando il fondo regionale per il sostegno all’accesso alle abitazioni in locazione e per sostenere il diritto allo studio prevedendo le adeguate misure per far fronte alla carenza degli alloggi per studenti in vista del Giubileo.

Data: 
Giovedì, 26 Settembre, 2024