PANUNZI (PD): SERVONO RISPOSTE E CHIARIMENTI, AL RADDOPPIO DELLA FL3 SI E' DEFINITIVAMENTE RINUNCIATO?
“Spostarsi tra Viterbo e Roma in treno quest’estate sarà molto più difficile”. Lo afferma il vicepresidente del consiglio regionale del Pd Enrico Panunzi, dopo la notizia riportata dall’Osservatorio regionale dei trasporti che, dal 14 giugno al 10 settembre, la ferrovia regionale FL3 Roma-Cesano-Viterbo verrà limitata alla stazione di Cesano, per i lavori di adeguamento tecnologico tra Cesano e Viterbo.
“Chiederemo un’audizione all’assessore regionale Fabrizio Ghera, al commissario straordinario per il completamento delle opere infrastrutturali inerenti il raddoppio ferroviario tratto Cesano-Bracciano ing. Vincenzo Macello, oltre ai vertici di Rfi. La chiusura temporanea creerà enormi disagi per le migliaia di pendolari e studenti universitari del Viterbese che usano questa linea per andare e tornare dalla Capitale. Vorrei sapere se sarà aperto un tavolo di confronto con tutte le realtà del territorio interessate dalla linea, in primis i pendolari e conoscere, se c’è un programma dettagliato sulle alternative proposte, quali saranno i servizi sostitutivi, per ridurre al minimo le problematiche dei viaggiatori. Seguirò con molta attenzione la vicenda e farò quanto è nelle mie possibilità, perché i cittadini hanno il diritto di avere servizi di mobilità adeguati. Ancor più importante, in prospettiva, sapere se la giunta Rocca ha definitivamente rinunciato al raddoppio della linea fino a Vigna di Valle, una grande opportunità faticosamente ottenuta durante l’amministrazione Zingaretti, poiché appare chiaro che Rfi, dopo il definanziamento dei 234.000.000 di euro, deciso dal ministro Fitto nel corso della rimodulazione del Pnrr, Rfi abbia di fatto rimesso in discussione tutto il progetto proprio con la scelta di installare l’Ertms lavoro che in caso del raddoppio della linea sarebbe superfluo. Le cose sono 3 o si sta rinunciando al raddoppio o si stanno sperperando i 40.000.000 di euro che servono per i lavori “estivi” o i lavori sono compatibili con il successivo raddoppio? Sono veramente troppe le domande senza risposta. In audizione, spero, possano essere chiarite, anche se nutro seri dubbi sulle intenzioni benevole verso il nostro territorio visto che la nostra provincia, insieme a Frosinone, è quella più penalizzata dai tagli nella programmazione dei fondi del Pnrr. La tratta in questione è quella più importante per il collegamento ferroviario tra Viterbo e Roma e pensare un futuro per il nostro territorio con gli attuali tempi di percorrenza significa proseguire nella logica del nostro isolamento ed impedire lo sviluppo economico, sociale, turistico che la nostra provincia merita da lungo tempo”.
Viterbo, 16 febbraio 2024.